Laura Casini, chromatic poetess
- Matilde Gilioli
- 5 apr
- Tempo di lettura: 5 min
Elegantemente vibrante
Qualche settimana fa ho avuto l’occasione di conoscere Laura Casini, una pittrice di arte astratta dall’energia rara. Le sue opere sono vive, sono mutevoli, sono emozioni, sono movimento. Se dovessi associare un brano alla sua arte, sarebbe Divenire di Ludovico Einaudi, un susseguirsi di emozioni mai uguali, un circolo senza fine di vita che cambia.
Questo articolo non vuole essere una biografia, piuttosto un viaggio tra opere e riflessioni alla scoperta dell’artista definita poetessa cromatica.
Scopri la pagina a lei dedicata sull’Enciclopedia d'arte italiana
Partiamo da quello che è il processo creativo: tutto naturalmente inizia dall’ispirazione. Per Laura l’ispirazione è una parola, intesa come suono e associazione di idee, non strettamente come concetto carico di un significato preciso. Questa parola può derivare dalla lettura di un passo, da una frase rubata per strada o sentita da un’amico o affiorata nella sua mente in un momento di sovra pensiero.
Trovata l’ispirazione tutto è pronto per la fase successiva: dipingere.
Laura prende la tela, la stende sul pavimento e la osserva. Osserva quello spazio bianco ancora immacolato che presto prenderà vita accogliendo tra le sue maglie strette pennellate appassionate di colore carico di materia e sentimento. L’opera pian piano prende forma sotto gli occhi concentrati e sognanti dell’autrice, come guidata da qualcosa di più antico dell’ispirazione stessa. Il colore si impossessa dello spazio, i colori si accostano creando forme nuove.
L’artista scopre la prima forma del quadro, la seconda la scoprirà lo spettatore osservando e accogliendo con la propria sensibilità quelle forme astratte. Le opere di Laura Casini è come se avessero tanti strati di lettura quanti sono gli spettatori che la osservano; la capacità quasi surreale che percepiamo nella sua arte è infatti quella dell’interpretazione personale. Laura mi ha raccontato qualche episodio che dimostra questo particolare aspetto:
Per rispettare la privacy dei protagonisti di queste storie non citerò personalmente le persone e tralascerò qualche dettaglio.
Il primo episodio vede come protagonista l'opera Roma.

La tela ha come ispirazione la parola Vacanze romane a cui Laura ha dato un'interpretazione legata all'epoca classica. Troviamo infatti toni dell'acciaio ha significare potere e forza, tracce di ottone che rimandano agli elmi dei soldati…in una tela austera e ad un primo impatto freddamente stabile. La mezzaluna color ottone impreziosita da pigmenti lucidi risalta vittoriosa sullo sfondo argentato, come un quarto di luna in un cielo nuvoloso. Questo però, come è stato spiegato precedentemente, è la prima forma. La seconda lettura l'ha data l'acquirente, l'uomo ha intravisto in quella mezzaluna brillante la forma di un anfora come culla materna; ha poi reinterpretato il titolo in un anagramma Amor generando così un'opera nell'opera riscoprendo grazie ad essa un nuovo contatto con la madre.
La seconda opera è Blue Life.

Quest'opera ci racconta una storia molto affascinante, le tonalità de blu e dell'azzurro non solo sono estremamente raffinate ed eleganti ma irradiano un'energia carica di pace. Il movimento che si percepisce crea un'attività sensoriale viscerale che non solo coinvolge la vista ma anche il tatto, la tela sembra infatti essere stata stropicciata; come se grazie a questo gesto violento sia potuta diventare quella che è. Blue Life ci ricorda che gli avvenimenti, positivi o negativi che siano, accadono per generare una forma di noi stessi unica e irripetibile. L'opera rimanda anche al mondo marino e di conseguenza all'elemento dell'acqua, primordiale e fetale tanto da restituirci un istante di pace. L'istante citato, che racchiude queste e altre infinite interpretazioni, è stato sintetizzato dall'acquirente del quadro che ha riportato all'artista stessa “Sai Laura, ogni tanto respiro Blue life”.
Perché in fondo è questo il compito dell'arte astratta oggi: attivare i sensi per riconnettersi con qualcosa che non ti aspetti. Come un archivio di emozioni che in qualche modo ti colpisce, occorre solo capire in che modo si viene solleticati.
Gli elementi chiave
Parliamo ora degli elementi che caratterizzano l'arte di Laura Casini. Nella prima parte ci siamo concentrati maggiormente sulle sensazioni, sulla filosofia e sul messaggio che l'artista vuole dare tramite le sue opere; analizziamo ora invece quali sono gli strumenti che utilizza per comunicare tutto questo.
In primo luogo troviamo la luce, paragonata allo sguardo rappresenta i diversi punti di vista con cui le tele dell'artista possono essere guardate. Partendo dalla luce artificiale o solare notiamo come le tonalità dei colori mutano e come le parti materiche creino ombre sulle opere modificando non solo i colori ma anche la percezione dello spazio. La luce rappresenta poi la necessità di chiarezza, intrinseca nell'uomo che desidera scoprire la propria energia ed empatia nei confronti di quelli che sono i suoi sentimenti e i suoi ricordi.
Il secondo elemento è il tatto, l'aspetto materico. Attraverso l'iconica e per certi versi anacronistica frase di Laura “Toccate le tele” percepiamo l'entusiasmo contagioso che la caratterizza. La sua arte è un'esperienza condivisa, è un'emozione sensoriale da scoprire e riscoprire. Parti materiche e parti lisce condividono lo stesso spazio bianco della tela a rappresentare la dualità della vita, alti e bassi che hanno però un denominatore comune: la bellezza.
Ed è proprio alla bellezza si collega il terzo elemento che è l'esclusività. I pigmenti preziosi utilizzati da Laura sicuramente rappresentato il suo personale stile, elegante e raffinato, ma sono anche il simbolo di un'autenticità particolare. Il valore infatti delle sue opere è inestimabile perché soddisfa quel desiderio di appartenenza ad un oggetto che possiede qualcosa che va oltre il valore materiale. Possedere un'opera di Laura significa appartenere ad un'élite, inteso come gruppo di persone capaci di ritrovare la propria energia attraverso le emozioni che le opere astratte scaturiscono in loro.
Giardino segreto
Per concludere vi racconto la storia di quest'opera meravigliosa: Giardino segreto

La tela è stata realizzata da Laura in un periodo di forte connessione con la natura; nei primi giorni di una timida primavera l’artista passeggiava riflessiva e sognante accompagnata dai colori e dagli odori della nuova stagione. La natura, abbondante e generosa, stringeva Laura in un abbraccio che sembrava non dover finire. I passi si susseguono e i prati fioriti, i viali, gli arbusti e gli orizzonti sconfinati lasciano il posto alla città; gli edifici si sostituiscono agli alberi così come i marciapiedi ai prati e presto Laura si trova a passeggiare tra le stradicciole intricate, fredde e dure della città. Giunta nei pressi di un porticato decide di varcarlo, quello che le si palesa davanti agli occhi è tanto potente da lasciarla senza fiato dalla meraviglia. Oltre le colonne aveva trovato un giardino in fiore: peonie viola e grandi foglie verdi crescevano rigogliose tra i muri inospitali e l’abbondanza della natura ci ricorda che anche dentro di noi esiste un giardino segreto, il nostro. Un luogo da proteggere dove possiamo ritrovare la pace, l'armonia e dove conserviamo l'essenza di noi stessi che è solo nostra e che attraverso la bellezza della vita manteniamo in vita.
Con ancora la meraviglia nel cuore Laura torna a casa e comincia a dipingere. La tela che nascerà da questo incontro sarà appunto Giardino segreto.
L’arte di Laura Casini è elegantemente vibrante. Le sue opere sono l’espressione di un impatto di meraviglia, una connessione profonda con la bellezza della vita.
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